Rottamazione e stralcio cartelle esattoriali 2023 | Dove vivi fa la differenza sulla decisione

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Con l’approvazione nella Legge di Bilancio 2023 della rottamazione e stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro, molto si valuta anche rispetto al Comune che deve effettuare praticamente lo stralcio stesso.

Arriva l’approvazione delle nuova Legge di Bilancio 2023 da parte del Governo Meloni ed uno dei punti focali del programma rimane quello della rottamazione e stralcio delle cartelle esattoriali fino ai 1000 euro.

Infatti, insieme all’abolizione del reddito di cittadinanza e la sua sostituzione con una nuova misura sociale, quello della rottamazione resta il tema più caldo di tutti.

In particolare infatti questa misura prevederebbe l’abolizione delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro per tutti coloro che hanno ricevuto appunto cartelle esattoriali fino a uno specifico anno.

Eppure non per tutti la questione varrà allo stesso modo e molto dipenderà anche dai Comuni stessi nella questione di eliminare o no queste cartelle.

Rottamazione delle cartelle esattoriali: perché molto dipende dai Comuni?

Come detto questa rottamazione riguarda l’abolizione di cartelle esattoriali fino ad un totale di 1000 euro di debito. Da ricordare è inoltre il fatto che ogni cartella che viene eliminata deve in totale essere comunque inferiore alla cifra, anche se si tratta di cartelle cumulate di vari debiti come multe non pagate, tasse non pagate eccetera.

Bisogna però anche dire, e questa probabilmente potrebbe risultare una bella fregatura per i contribuenti, che l’abolizione delle cartella esattoriale dipende anche molto dal volere dei Comuni.

Perché questo discorso? Come ben si sa, spesso queste tipologie di cartelle servono appunto ai Comuni stessi con l’intento di fare cassa, cosi da poter riutilizzare quei soldi per pagare servizi e beni per i cittadini.

Dunque principalmente è il Comune a dover decidere, alla fine dei conti, se eliminare le cartelle oppure no. Si stanno opponendo fortemente alla misura non solo le piccol/medie città, ma anche le più grandi.

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Al primo posto vi è una delle metropoli del nostro paese, Milano, il cui sindaco Sala aveva già espresso in un’intervista di qualche mese fa che la città non avrebbe aderito alla rottamazione e stralcio delle cartelle esattoriali per evitare di cancellare troppe multe. Anche a Roma sembrerebbe essersi creata una situazione simile.

Insomma, questa rottamazione non sembra dare al momento l’effetto insperato di alleggerire i cittadini in questo periodo di difficoltà.