Multe non pagate, corri a difenderti: devono risarcirti

Delle multe lasciate sul parabrezza di un’auto: ignorarle non servirà, ma si dovrà badare ad altri accorgimenti – finanzarapisarda.com

Le multe non pagate portano poi a ricevere la relativa cartella esattoriale. Quali soluzioni attuare?

Ci sono degli accorgimenti che possiamo operare per evitare che le multe non pagate portino ad una cartella esattoriale.

Naturalmente, possiamo porre in essere tali operazioni prima dei tempi di formazione della cartella esattoriale. Cerchiamo quindi di evitare, in poche parole, che la multa ricevuta si trasformi in richiamo ricevuto dall’Agenzia delle Entrate, con tutto ciò che ne deriva.

Dalla multa alla cartella esattoriale

Può capitare di prendere una multa. Quel che non dovrebbe mai capitare è cercare d’ignorare la sanzione in oggetto. Se i relativi termini decorrono, il debito viene ripresentato sotto forma di cartella esattoriale, con tutto ciò che ne consegue.

Parliamo di conseguenze di tipo economico, visto che in cartella si troveranno forti maggiorazioni (dal che si deduce come non soltanto non conduca a niente, ma di come sia anche controproducente l’atto d’ignorare la multa). Molte volte la sanzione pecuniaria è di alcune decine di euro solamente e non si avrà difficoltà a pagarla. Mentre il problema si pone maggiormente nel momento in cui la multa arriva ad elevati importi.

In quei casi, anche qualora non vi sia volontà di ignorare la sanzione, magari non si dispone delle risorse adeguate per il relativo pagamento. Facciamo un breve riepilogo sulle tempistiche. La multa dovrà essere notificata all’utente entro 90 giorni dalla rilevata infrazione, e l’utente medesimo avrà 60 giorni di tempo per il pagamento della stessa. Laddove egli ritenga che la multa non sia in realtà dovuta, è possibile avanzare ricorso entro 30 giorni al Giudice di Pace, oppure entro 60 giorni al Prefetto.

La multa dovrà comunque essere notificata – finanzarapisarda.com

Il ricorso e i casi particolari

In assenza di ricorso la multa diviene definitiva e andrebbe pagata. Ora, se il pagamento non avviene nei termini previsti, il Comune la iscrive a ruolo, cioè delega l’Agenzia delle Entrate a riscuotere il debito. Quest’ultima lo farà con una notifica che dovrà arrivare, a pena di decadenza del debito, entro due anni. Se viene notificata una cartella senza la preventiva notifica della multa, essa sarà illegittima e si dovrà avanzare ricorso. Nel medesimo, si dovrà far valere solamente tale vizio formale, senza fare riferimento all’infrazione contestata, per come stabilito dalla Cassazione, con la sentenza n. 4690 del 2022.

Oltre agli accorgimenti descritti, si badi bene a non lasciar intercorrere più di 60 giorni per il pagamento, a meno che non si intenda avanzare ricorso (che mette in sospensione il decorso del termine). Diversamente, non solo non si potrà più pagare l’importo con la riduzione del 30%, ma si pagherà l’importo intero, con le penali previste, ed un tasso d’interesse del 10% ogni 6 mesi.