Due bambini morti dopo l’utilizzo di questo farmaco: l’Aifa mette in guardia

Zolgensma
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É successo in Russia ed in Kazakistan, dove due bambini sono deceduti dopo aver effettuato una cura con il farmaco che tra tutti è considerato il più costoso al mondo: ecco la verità.

Una notizia davvero terribile quella che arriva dall’Est Europa, dove due bambini sono morti per insufficienza epatica acuta dopo essere stati curati con il farmaco Zolgensma (onasemnogene abeparvovec), utile nel trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA).

Questa medicina viene considerata la più costosa al mondo, infatti il suo prezzo sia aggira circa intorno ai 2 milioni di dollari ed è anche per questo che spesso è procurato dal Servizio Sanitario Nazionale, anche se non sempre: famosa è infatti la storia di Luca, bambino palermitano affetto da SMA, che per una questione di regolamentazione del farmaco che non può essere somministrato se non a bambini di peso inferiore ai 13,5 kilogrammi, non ha potuto ricevere la cura.

Purtroppo però ad oggi questo farmaco ha avuto un grave riscontro mediatico proprio per la situazione dei due bambini, di 4 mesi e 2 anni, morti a causa degli effetti collaterali legati proprio all’utilizzo del farmaco stesso, dato che si sono verificate a sole due settimane dalla somministrazione del farmaco e a 10 giorni dall’inizio dei colisteroidi.

Le morti in realtà sono avvenute nel 2022, ma è stato necessario del tempo per l’Aifa di ricevere la segnalazione dei decessi sospetti.

La nota ufficiale dell’Aifa: domande che necessitano risposte

In una nota ufficiale poi l’Aifa ha comunicato che: “Informare le persone che si prendono cura del paziente del grave rischio di danno epatico e della necessità di un monitoraggio periodico della funzionalità epatica.”

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In conclusione la stessa Aifa ha dichiarato che: “Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta associata all’uso di onasemnogene abeparvovec in conformità con i requisiti nazionali tramite il sistema nazionale di segnalazione a: Agenzia Italiana del Farmaco. Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.”