Esenzione ticket sanitario: come richiederla e in quali casi

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L’esenzione ticket offre la possibilità a chi ne beneficia di evitare il pagamento dei ticket sanitari. Ma in quali casi si può richiedere?

Soggetti con malattie croniche, affetti da gravi disabilità, oppure coloro che rientrano in particolari requisiti reddituali, potranno chiedere l’esenzione da alcune prestazioni sanitarie.

La legge in merito alla questione delle esenzioni permette a chiunque si ritrovi in particolari situazioni economiche o di salute, di poter accedere ad importanti sgravi.

Anche le donne in stato di attesa che necessitano di fare continui controlli, possono richiedere l’esenzione del ticket sanitario. Si aggiungono alla lista di coloro che possono effettuare tale domanda gli invalidi che hanno una determinata percentuale di invalidità.

L’esenzione ticket è la medesima per tutte le condizioni? La risposta è no. Infatti, bisogna fare un’accurata distinzione tra esenzione per invalidità ed esenzione per reddito e in questo articolo andremo ad analizzarle.

Esenzione ticket per gli invalidi

Come affermato in precedenza, l’esenzione ticket offre a chi la richiede la possibilità di accedere gratuitamente ad alcune prestazioni sanitarie. Attenzione però, per poter accedere a tale iniziativa bisognerà dimostrare di possedere una determinata percentuale di invalidità (superiore al 74%). Quali tipo di prestazioni rientrano nell’esonero? Visite, esami strumentali, esami di laboratorio. Questo tipo di esenzione non è per nessun motivo legata al reddito. Chiunque, anche con redditi alti, che si ritrovi in situazioni di disabilità, potrà comunque chiedere l’esenzione.

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Esenzione ticket per reddito

L’altra parte della medaglia è rappresentata proprio dal reddito. A chi è consentito l’esonero per reddito?

  • bambini di età inferiore a 6 anni e gli over 65 con il cui nucleo familiare abbia un reddito complessivo inferiore a 36.151,98 euro (codice E01);
  • disoccupati con reddito fino a 8.263,31 euro se single, 11.362,05 euro se coniugati con l’aggiunta di 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice E02);
  • titolari di assegno sociale (codice E03);
  • titolari di pensioni minime che abbiano compiuto 60 anni e che appartengano ad un nucleo con reddito non superiore a 8.263,31 euro se single, 11.362,05 se coniugati con aggiunta di 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice E04).