Pensione di invalidità civile: ci sono cambiamenti in vista, sconvolgeranno tutti

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L’assegno di accompagnamento per gli invalidi civili potrebbe aumentare notevolmente nel 2023. Ma a quanto ammonteranno gli importi?

L’importo sarà pari a circa 520 euro per 12 mensilità senza la previsione della tredicesima. Comprendiamo meglio le caratteristiche di questo assegno.

Quando parliamo di indennità di accompagnamento facciamo riferimento ad una prestazione assistenziale messa in atto dal Governo per gli invalidi civili totali che risiedono in Italia e che hanno bisogno di continue cure.

A regolare tale misura assistenziale è la legge 18 del 1980 e, soprattutto dall’art.1 comma 3 della legge 508 del 1988.

Nelle ultime settimane si è parlato molto della possibilità di accedere a particolari aumenti in merito alla questione degli assegni di accompagnamento. Inoltre in questi casi specifici chi ne trarrà beneficio non dovrà versare le ritenute Irpef. Cerchiamo ora di comprendere chi sono i beneficiari e come avere accesso al servizio.

Chi può accedere all’indennità di accompagnamento?

Il primo passo per effettuare tale richiesta è munirsi di tutta la documentazione inerente i certificati che mostrino nello specifico la patologia di coloro che richiedono la misura assistenziale. Sarà premura del medico curante inviare questa apposita documentazione all’Inps avanzando la richiesta per l’ottenimento dell’accompagnamento. Dopo la trasmissione del certificato medico, si potrà inoltrare la richiesta di accompagnamento presso i centri autorizzati come:

  • patronato del proprio Comune che dovrà presentare la pratica gratuitamente;
  • accedendo al portale Inps online attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Il servizio al quale fare riferimento porterà la seguente voce: “Indennità di accompagnamento per persone non deambulanti o con bisogno di assistenza continua (invalidi civili)”.

Tra i documenti che andranno mostrati, oltre l’attestazione della malattia, andranno presentati anche il documento di identità e il codice fiscale del richiedente; tutti i dati inerenti al proprio domicilio; codice IBAN dell’assistito; eventuali date di ricovero in strutture ospedaliere sia pubbliche che private.

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Quando arriveranno i pagamenti?

Altro argomento spigoloso al quale prestare attenzione riguarda la questione dei pagamenti e di quando questi verranno predisposti una volta effettuata la domanda. L’Inps con un messaggio in particolare (n.443 del 28 novembre 2018) ha semplificato la procedura per la distribuzione dell’indennità di accompagnamento. Attualmente, la pensione di accompagnamento Inps decorre a partire dal mese successivo alla data di presentazione della domanda. Ciò significa che se la domanda viene presentata entro il 31 gennaio, i pagamenti potranno arrivare dal 1 febbraio dello stesso anno, ma questo solo nel caso in cui la domanda venga accolta e, successivamente, accettata.