Settimana lavorativa corta, le aziende che l’hanno applicata in Italia

Settimana lavorativa corta Finanza Rapisarda

La notizia era nell’aria già da tempo. E per la verità già in altri Paesi europei tale modalità era già stata applicata. Di che cosa stiamo parlando? Del fatto di lavorare meno giorni all’interno della settimana, mantenendo lo stesso stipendio.

Ora anche in Italia tutto questo è possibile. Diciamolo subito, per dovere assoluto di cronaca, che in realtà sono ancora poche le realtà che hanno deciso di seguire tale strada.

Ci vuole molta organizzazione e un team di lavoro composto da grandi professionisti per riuscire a metterlo in atto come si deve. Inoltre è bene chiarire che non c’entra nulla un contratto di lavoro part-time. Tra l’altro alcuni hanno pensato che ridurre i giorni lavorativi a quattro sia troppo poco e così hanno optato per 4 e mezzo.

Ovvero fare lavorare i propri dipendenti dal lunedì al giovedì full time e il venerdì solo alla mattina. In tale maniera si può comunque godere maggiormente dell’weekend. E poi c’è anche da dire che, per esempio in Spagna, Desigual ha sì adottato la strategia della settimana corta per quanto concerne la città di Barcellona, per ben 550 lavoratori che operano negli uffici.

Non hanno però mantenuto gli stipendi passati. Difatti è stata messa nero su bianco una riduzione della retribuzione pari a 6,5%. Tornando a noi, la nostra Bella Italia, c’è anche chi sta optando per altre possibilità.

La soluzione valutata dall’Italia

Una su tutte è la cosiddetta flexy week. In che cosa consiste? In una settimana con una giornata libera oppure due mezze giornate libere. E poi è anche possibile farle convivere attraverso lo smart-working. Un’attività che oggi va molto forte, un po’ in tutti i settori. A Bologna invece per 700 lavoratoti la Toyota Material Handling è prevista la settimana corta. Essa può contare su turni sia di 7 che di 8 ore.

Settimana lavorativa corta Finanza Rapisarda

La Tria Spa di Cologno Monzese da gennaio chiude gli uffici a mezzogiorno del venerdì per riaprirli il lunedì. Inoltre sono previste 3 ore di permessi retribuiti in busta paga per tutti quanti i dipendenti. Lavazza ha detto sì alla possibilità di ridurre la durata del lavoro e di rimanere a casa dal venerdì, purché si riesca ad organizzare bene il lavoro a livello di ore negli altri giorni.

Infine Intesa San Paolo è quella che ha compiuto maggiormente un piano evolutivo. Oltre alla settimana corta composta da 4 giorni da 9 ore lavorative con qualità di salario e senza alcun obbligo per quanto concerne il giorno fisso, è fortissima con lo smart-working. È molto flessibile e permette una certa elasticità ai propri collaboratori.