Pensionati francesi su tutte le furie: c’entra la scelta di Macron e Borne

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Novità sul versante pensioni…ma non in Italia. La notizia di oggi arriva dalla Francia dove, le istituzioni hanno fatto una particolare richiesta.

La prima ministra Elisabeth Borne ha avanzato richiesta per un’importante riforma stabilendo la pensione a 64 anni e un assegno minimo che partirà dai 1200 euro.

Una delle tematiche quanto più attuali possibili riguarda l’età del pensionamento e l’importo minimo che verrà percepito dagli ex lavoratori. In Italia sembra tutto un susseguirsi di proposte e richieste e tutto questo genera sempre un clima di fervente movimento.

Tutto ciò, però, sembra essere superato in Francia. Questo perché la prima ministra Borne, insieme al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron hanno deciso di effettuare delle riforme nel campo degli importi pensionistici.

Tale riforma è stata voluta proprio per cercare di risparmiare i soldi pubblici e rendere maggiormente efficiente il sistema pensionistico d’Oltralpe. Tutte queste innovazioni dovrebbero entrare in vigore, però, a partire dal 2030.

La riforma francese sulle pensioni

La nuova riforma prevederà un innalzamento dell’età pensionabile, passando quindi dai 62 anni ai 64 anni, tutto questo entro il 2030. Sin da subito, i sindacati hanno mostrato grande contrarietà nei confronti di tale riforma. Si stima che circa il 68% dei francesi si è mostrato contrario all’aumento dell’età pensionabile, ed è per questo che, per la prima volta, i sindacati si sono uniti nella lotta contro le decisioni del governo francese. A tal proposito, il segretario generale di Force Ouvriere ha affermato: “Se Emmanuel Macron vuole farne la madre di tutte le riforme, noi ne faremo la madre di tutte le battaglie”.

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L’avanzamento graduale della riforma

Come abbiamo affermato, la riforma ci sarà ma sarà graduale. Infatti, l’età pensionabile andrà ad aumentare tre mesi ogni anno per coloro che sono nati dopo il 1968 in modo da raggiungere i 63 anni e 3 mesi nel 2027. Tutto ciò per ristabilire l’equilibrio finanziario del Paese. L’aumento dell’età pensionabile non è l’unica novità. Infatti si è parlato anche di un tetto minimo delle pensioni a 1200 euro netti e questo sarà attuabile per tutti i pensionati e non solo per i nuovi come era previsto in principio.