Obesità: non solo un problema di cibo, ecco i fattori scatenanti

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Diversi studi dimostrano come il grado di obesità aumenti sempre di più in Italia. Ad essere colpiti sono soprattutto i bambini.

Alcuni consigli utili a migliorare il proprio stile di vita saranno utili a comprendere come contrastare l’aumento di peso (che non sempre è dovuto dal consumo di cibo).

L’obesità è un fenomeno molto frequente che, negli ultimi anni, ha assunto risvolti abbastanza preoccupanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato negli ultimi giorni il rapporto sull’obesità lasciando spazio a cifre particolarmente alte.

Da tale documento emerge che: “Il 59% degli adulti europei e quasi 1 bambino su 3 (29% dei maschi e 27% delle femmine) è in sovrappeso o è affetto dall’obesità, ormai considerata una vera e propria malattia”. Questi dati sono critici perché l’obesità è annoverata tra le cause principali di morte e disabilità.

I decessi per tali malattie sono circa 1,2 milioni all’anno. Inoltre, bisogna riconoscere che l’obesità aumenta il rischio di molte malattie (tumori inclusi) che causano danni al cuore, all’apparato respiratorio e anche al fegato.

Come proteggersi dall’accumulo di chili

Il primo passo per invertire la rotta e cambiare le sorti della propria vita è investire su un nuovo stile di vita, meno sedentario possibile e composto da un netto consumo di cibo salutare. Molte persone, dopo la quarantena obbligatoria indetta dal Covid-19, hanno cambiato le loro abitudini (in peggio) scegliendo la sedentarietà al posto delle passeggiate o al posto del tempo all’aria fresca. Ricordiamo che l’essere pigri e il preferire cibo “spazzatura” a quello salutare non sono gli unici fattori che causano problemi di obesità.

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Insonnia, stress e fame nervosa

L’essere sedentari è una cattiva abitudine ma non è l’unico problema alla base dell’ aumento di peso. Molti studi dimostrano come le persone che non riescono a dormire hanno maggiori opportunità di mangiare. Julie Shlisky, ricercatrice al New York Obesity Research Center afferma: “La privazione parziale del sonno può aumentare il rischio di mangiare troppo la sera a causa dei bassi livelli circolanti di leptina e dell’ulteriore tempo trascorso da svegli” – aggiunge poi – “le ore serali e notturne sono quelle in cui è più probabile che si ecceda nei cibi meno salutari“. Anche lo stress, insieme all’insonnia causerebbero un fenomeno riconosciuto come “fame nervosa” ovvero la tendenza a mangiare una quantità di cibo non necessario al nostro fabbisogno.