Rottamazione cartelle, la quater cambierà tutto? Tra ipotesi e novità
All’orizzonte per il 2023 , che è ormai praticamente alle porte, si intravede una nuova edizione della rottamazione cartelle. Sarebbe la quater. Dunque che cosa conviene fare? Pagare o aspettare?
Quale è la scelta migliore per quel che riguarda le cartelle di pagamento del 2022 oramai agli sgoccioli? Tutte le informazioni a riguardo per non sbagliare!
Tre edizioni di rottamazione
Cominciamo con il dire che, fino ad ora, il legislatore ha previsto tre edizioni della rottamazione cartelle. L’ultima è stata la cosiddetta “rottamazione ter”, che ha interessato tutti coloro che avessero uno o più debiti con Agenzia delle entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Per l’edizione precedente , quindi- a questo punto- la rottamazione bis, i debiti di riferimento erano quelli iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016. Tutto chiaro fino qui? Ok, si prosegue…
Che cosa significa rottamare una cartella
Ma ora molti di voi si chiederanno- e pure giustamente- che cosa significa rottamare una cartella… Significa – in poche parole- di godere della sua definizione agevolata ed -in particolare- della possibilità, assolutamente ghiotta e ragguardevole- di estinguere i debiti iscritti a ruolo, versando le somme dovute senza- e qui sta una grande notizia- corrispondere le sanzioni e gli interessi della tanto odiata mora.
L’ultima edizione della rottamazione cartelle, come già detto poco fa è la ter, che altro non è che una sanatoria che rimane ancora aperta fino al 5 dicembre 2022 e che interessa, lo ribadiamo nuovamente, i debiti iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Ma per accedervi bisognava- necessariamente- fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione. Gli ammessi dovevano pagare gli importi dovuti in 4 rate. Queste le prime tre : 28 febbraio 2022, 31 maggio 2022 e 31 luglio 2022. L’ultima rata è in scadenza il 30 novembre 2022, dunque a strettissimo giro.
Scadenze e novità
Il mancato pagamento alle suddette scadenza comporterebbe- e qui fate davvero molta attenzione- la decadenza dal beneficio. Il condizionale – che avrete di certo notato- è dovuto al fatto che con il Decreto Sostegni ter è stato deciso che il pagamento si considera tempestivo se l’importo di tutte le rate è pagato entro-e non oltre- il 30 novembre 2022.
Ma- udite udite- c’è un’altra buona novella dal momento che tale può slittare al 5 dicembre 2022 in applicazione dei c. 5 giorni di tolleranza previsti dall’art 3 comma 14-bis, del decreto-legge n. 119 del 2018. Dunque, si tratterebbe- in poche parole- di una sanatoria rate 2022 con 5 giorni di tolleranza, non di più però! Della serie, non tiriamo un po’ troppo la corda!
In arrivo la quarter?
E ora a quanto pare potrebbe arrivare una nuova edizione di rottamazione delle cartelle con l’attesissima Legge di Bilancio 2023. Ma poi la manovra- come ben sappiamo- dovrà essere in primis scritta e in secundis approvata. Ergo, ancora di concreto non abbiamo un bel niente ma, da alcune indiscrezioni, pare che potrebbero esserci queste tre misure: una sanatoria cartelle con stralcio totale per debiti iscritti a ruolo dopo il 2015 e fino a 1.000 euro.
Tali debiti- poi- verrebbero – chiediamo scusa ma stiamo ancora nel piano delle ipotesi- annullati automaticamente dall’Agenzia delle Entrate Riscossione senza alcuna necessità di presentare alcuna domanda. Inoltre, l’importo dei 1.000 euro si riferirebbe al singolo debito e non all’intera cartella.