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Enel sanzionata per pratiche ingannevoli: ci abbiamo rimesso noi

Le decisioni dell’Antitrust in merito alle pubblicità ingannevoli – finanzarapisarda.com

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato l’azienda Enel e affini a causa di comportamenti scorretti e informazioni errate.

L’ammontare della sanzione nei confronti delle società d’energia è pari a 5 milioni di euro.

Quante volte vi è capitato di sottoscrivere un contratto venduto per oro colato e ritrovarsi, al contrario il bronzo? Accade, spesso, che le diverse agenzie pur di vendere il proprio prodotto al fine di trarne guadagno, aggiungono servizi o informazioni del tutto sbagliate. E’ quello che è accaduto ad Enel e società affini che hanno ricevuto una salatissima multa da parte dell’Antitrust. Al fine di garantire un mercato tutelato, l’autorità garante della concorrenza e del mercato, ha predisposto tale sanzione nei confronti delle agenzie di marketing che distribuivano informazioni deformate per portare acqua al proprio mulino. La multa dell’Antitrust rappresenta, di certo, un passo in più verso la concretezza e la trasparenza.

I cittadini ricevevano chiamate fuorvianti

A far nascere i dubbi circa la trasparenza della campagna di marketing telefonico di Enel, sono state delle particolari telefonate che arrivavano ai consumatori. I call center avvertivano gli utenti di un imminente termine del mercato tutelato, spronandoli ad attivare contratti su mercato libero e inducendoli, quindi, a scelte affrettate per cui era impossibile dedicare del tempo per pensare a quanto ascoltato. Il tutto è risultato altamente ingannevole ed Enel, dal canto suo ha assunto una linea di difesa ben precisa: “Non vi è prova di corresponsabilità diretta”, ha dichiarato l’agenzia di fornitura elettrica.

La mancata responsabilità di Enel sulle agenzie di call center – finanzarapisarda.com

Le giustificazioni di Enel

Nonostante l’Enel abbia più volte enunciato il proprio problema con particolari operatori che agivano e si spacciavano per tale società, l’Antitrust ha comunque potuto provare il coinvolgimento della società energetica nella vicenda. La maggior colpa che le viene attribuita è quella di non aver controllato efficacemente le modalità attraverso le quali le agenzie partner collegate, adottavano. I call center hanno indotto i consumatori a cambiare le offerte attraverso comportamenti aggressivi e ingannevoli. Aggressivi in quanto la mole di chiamate per ogni singolo consumatore risultava triplicata ed estenuante. Ingannevoli perché le informazioni che davano erano del tutto sbagliate e fuorvianti.