Cosa succede se fai debiti con banca, Stato o finanziaria: le differenze

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Cosa accade se si fanno debiti con Stato, banca o finanziaria, cosa cambia e convenienza tra i diversi soggetti: chiarimenti.

Avere debiti non conviene mai, ma diamo una risposta alla domanda con chi conviene fare debiti, se con Stato o con una banca e finanziaria.

Con chi conviene fare debiti: banca, Stato o finanziaria?

la risposta è decisamente con lo Stato. Quando non si pagano multe, sanzioni, contributi previdenziali, imposta Tari sui rifiuti o Imu sul possesso di immobili, o altre imposte fiscali allo Stato, la convenienza sta nel fatto che lo Stato ‘offre’ tempo ai morosi per regolarizzare le proprie posizioni e saldare i propri pagamenti, prima di procedere con qualsiasi genere di provvedimento, invia cartelle esattoriali e, a fasi alterne, ci sono possibilità di saldo e stralcio delle cartelle così come di condoni totali di mancati pagamento entro determinati importi.

Conviene fare debiti con lo Stato, una banca o finanziaria? Avere debiti non è mai una cosa consigliata né certamente positiva ma si rischia a volte, soprattutto in periodi di crisi economica come quello che stiamo attraversando ormai da un po’, di ritrovarsi a dover scegliere se pagare la rata di un prestito, una multa, debiti con il Fisco o affrontare le spese quotidiane.

I debiti che si possono accumulare si possono contrarre con diversi soggetti che possono essere Fisco/Stato., o banche, o società finanziarie. Vediamo quali sono pro e contro di non pagare subito e contrarre debiti con Stato, banche o finanziarie. 

  • Conviene fare debiti con Stato o una banca e finanziaria pro e contro
  • Avere debiti con lo Stato cosa accade

Conviene fare debiti con Stato o una banca e finanziaria pro e contro

Assodato il fatto che avere debiti non conviene mai, volendo dare una risposta alla domanda con chi conviene fare debiti, se con Stato o con una banca e finanziaria, la risposta è decisamente con lo Stato.

Quando non si pagano multe, sanzioni, contributi previdenziali, imposta Tari sui rifiuti o Imu sul possesso di immobili, o altre imposte fiscali allo Stato, la convenienza sta nel fatto che lo Stato offre tempo ai morosi per regolarizzare le proprie posizioni e saldare i propri pagamenti, prima di procedere con qualsiasi genere di provvedimento, invia cartelle esattoriali e a fasi alterne ci sono possibilità di saldo e stralcio delle cartelle così come di condoni totali di mancati pagamento entro determinati importi.

Tutto questo tempo e possibilità di cancellare i debiti non sono offerte da banche e finanziarie che, al contrario, pretendono subito il pagamento dei debiti e, dopo diversi e continui solleciti, se il debitore continua a non pagare procedono con decreti ingiuntivi per pignoramenti o sfratti, soluzioni estreme a cui lo Stato difficilmente arriva e quando ci arriva lo fa dopo anni e anni di ‘grossi’ mancati pagamenti.

Banche e finanziarie puntano al recupero immediato del debito e sempre, sia quando il debitore si rifiuta di pagare sia quando si trova in una situazione di momentanea difficoltà nel rispettare i dovuti pagamenti, e intraprendono diverse strade per il recupero del credito da decreti ingiuntivi, a pignoramenti di tutto, conti correnti, stipendi, pensioni, case.

Cosa succede se hai debiti con lo Stato invece?

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Se per debiti con banche o finanziarie scattano in breve tempo decreti ingiuntivi, pignoramenti, segnalazioni al Crif e sfratti, se si hanno debiti con lo Stato i pagamenti di eventuali debiti si possono effettuare anche con grande ritardo, purché si paghi e non rischia il pignoramento di case. 

Le leggi in vigore prevedono, infatti, che la prima casa almeno, quella dove cioè si ha la dimora abituale e la residenza, non sia mai pignorata, ma, precisiamo bene, che l’impignorabilità della casa vale solo per il Fisco, mentre tutti gli altri enti creditori, come banche o finanziarie, per mancato pagamento di un debito possono pignorare la prima casa.

Per debiti importanti, lo Stato prevede lunghi piani di ammortamento come anche la possibilità di richiedere saldo e stralcio, vale a dire procedura per saldare la propria posizione debitoria che prevede una riduzione degli importi dovuti e l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora, che spetta all’Agenzia delle Entrate e valida solo ed esclusivamente per alcune tipologie di debiti affidati all’Agente della Riscossione.

Il saldo e stralcio vale infatti solo per:

  • carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali
  • carichi derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi INPS
  • carichi derivanti dall’omesso versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali.