Tutte le caratteristiche della nuova stufa pirolitica: facciamo due conti

Stufa pirolitica Finanza Rapisarda

L’inverno è  ormai alle porte, dunque la domanda che molti si pongono è quasi sempre la stessa: che tipo di riscaldamento è meglio scegliere per la propria abitazione? Parliamo della stufa pirolitica, quali sono le caratteristiche, il prezzo, i vantaggi e gli svantaggi. 

La stufa pirolitica è una vera e propria innovazione nell’ambito del riscaldamento domestico. Il suo funzionamento è basato su un processo chiamato pirolisi. Ma vediamo di saperne di più…

Come è strutturata la stufa pirolitica

Che cosa significa che funziona in tale maniera? Cominciamo con il dire che con esso si  intende una reazione termochimica in grado di generare calore. Nel dettaglio,  biomasse vengono riscaldate in un contenitore a temperature molto elevate (dai 300 ai 400 gradi centigradi) e in assenza di ossigeno, Ed è  ciò produce tanto calore e una quantità minima di sostanze di scarto quali per esempio gas o carbone vegetale. Detto questo, vediamo insieme come funziona e come è strutturata una stufa pirolitica.

Per prima cosa sappiate che di base ha una struttura molto easy che è costituita in poche parole da: un contenitore che conterrà la biomassa che funge da combustibile, questo è realizzato con materiali che sono ovviamente adatti a resistere a temperature elevate,  da un tubo di acciaio, da un  coperchio che isola il combustibile ed evitare, quindi, che l’ossigeno entri assicurando così che la reazione avvenga in assenza di tale molecola e- infine- da un  foro, posto alla base della stufa, per una corretta aerazione che è fondamentale non solo per il suo funzionamento ma anche per la salute di chi abita la casa.

I suoi punti di forza

I vantaggi nell’utilizzo di tale tipologia di stufa in casa propria sono molteplici e noi ve li diciamo tutti! In primsi c’è da annoverare la  semplicità di utilizzo, dal momento che l’installazione di questa stufa è davvero molto semplice e non richiede grandi lavori di manutenzione!  Infatti coloro che hanno un minimo di pratica nel fai-da-te possono anche pensare di installarla da sé senza la necessità di chiamare un tecnico specializzato.

E poi può contare su una grande  efficienza energetica: pensate- difatti- che una stufa pirolitica, oltre a usare il combustibile,  brucia anche una importante quota del gas di scarto prodotto,  e ciò  aumenta notevolmente la sua efficienza. Inoltre è un gran simbolo di sostenibilità, poiché  le emissioni di gas di scarto per questa tipologia di stufa sono molto più basse rispetto a una stufa comune, ergo , capite bene che  ciò la rende un prodotto sicuramente più ecologico e sostenibile. Ma veniamo al fattore  sicurezza,:  questa stufa può essere definita sicura poiché non necessità di alcun collegamento all’energia elettrica e neanche di una canna fumaria!

E poi il suo utilizzo ha bassi costi, se confrontata con le altre tipologie di stufa. Ma che cosa ha di negativo?

Lo svantaggio? Il costo

Gli svantaggi sono nettamente inferiori rispetto ai vantaggi e sono da imputare al fatto che questa tipologia di stufa ha preso davvero  poco piede nel mercato. Il principale svantaggio è dato dal fatto che al momento le stufe pirolitiche sono disponibile solo nella versione per esterno,  oppure nei formati utili da campeggio. I modelli da interno sono ancora troppo pochi e per questo motivo ben costosi. Tuttavia è anche  bene precisare che il prezzo dipende in gran parte dalla grandezza della stufa e dalla sua destinazione.

Nel caso di piccole stufe da esterno il prezzo di partenza è di 100 euro, mentre per i pochi modelli da interno presenti sul mercato il costo è ancora abbastanza elevato e può arrivare anche ai 2000 euro. Insomma, un costo non proprio abbordabile per tutti!

Stufa pirolitica Finanza Rapisarda

La differenza tra quella pirolitica e quella tradizionale

La differenza tra una stufa pirolitica e una tradizionale è data dal fatto che la prima, oltre a “bruciare” il combustibile a disposizione, “brucia” anche il gas di scarto prodotto, come già più volte detto. Questo da una parte riduce la quota di scarto e dall’altro aumenta l’efficienza del sistema stesso di riscaldamento.

In una stufa tradizionale, come per esempio quelle alimentate con legna o pellet- invece- il gas di scarto prodotto viene immesso ed eliminato mediante un’apposita canna fumaria e la quota “bruciata” è davvero  molto bassa.

Si stima che rispetto a una stufa tradizionale in una pirolitica la combustione sia incrementata di oltre il 200%.